Venendo all’Ordine agostiniano propriamente detto, il discorso non è semplice, poiché i conventi facenti parte dell’Ordine appartenevano a diverse famiglie, autonome per governo e per norme e consuetudini peculiari, per quanto collaborassero volentieri fra loro e fossero per lo più in a1moniosa relazione, come alla spiritualità agostiniana s’addice. Intanto precisiamo come i conventi della Liguria furono costituiti in Provincia solo nell’Ottocento, dopo il soqquadro rivoluzionario e napoleonico: fino allora infatti le poche comunità direttamente emanate dall’Ordine appartenevano alla Provincia Lombarda. Eccone i nomi:
Sant’Agostino a Genova
Sant’Agostino alla Spezia (distrutta),
S. Croce a Varese Ligure,
SS. Annunciata a Sturla. Quest’ultima passò agli Agostiniani solo a metà Seicento, allorché fu, rono soppressi i Canonici di S.Giorgio in Alga. La sede del priore provinciale della Provincia Lombarda era nel monumentale complesso di San Marco in Milano, tuttora esistente.
Un altro gruppo di comunità apparteneva alla Congregazione dell’Osservanza di Lombardia, fondata a Crema nel 1439 dal Beato Giovanni Rocco Porzio, il quale visse per qualche tempo a San Pier d’Arena. Il fenomeno dell’Osservanza è comune ad altri ordini religiosi e consiste nel desiderio di seguire la propria regola in maniera più severa professando i voti alla lettera, in particolare la povertà. L’Osservanza Lombarda è la più nota fra quelle sorte in seno all’Ordine agostiniano, per estensione, per attività, per lo stuolo di frati illustri. In Liguria l’Osservanza possedeva i conventi di:
S. Giacomo in Carignano,
S. Maria della Cella a San Pier d’Arena,
S. Agostino in Savona (distrutta),
S. Maria di Belvedere a San Pier d’Arena.
Ma la maggioranza dei conventi agostiniani in Liguria apparteneva all’Osservanza genovese, chiamata anche di N.S. della Consolazione (o Battistina dal nome del fondatore) titolo mariano caro alla spiritualità agostiniana, diffuso dal secolo XV, con cui s’intende venerare la Madonna mentre offre a Sant’Agostino e alla madre S. Monica la cintura. Essa di fatto si deve al Beato Gian Battista Poggi (+ 1497) patrizio genovese, figlio dell’Osservanza Lombarda, il quale nel 1471 fondava il primo convento a Pieve di Teca, in Valle Aroscia. Quasi certamente era noto al francescano conventuale Francesco Della Rovere: in ogni caso Sisto IV favorì molto la Riforma Battistina. Essa risulta fra le più austere Osservanze del nostro Ordine e le consuetudini a lei peculiari sembrano imitare sopra tutto quelle dei Francescani e dei Minimi di S. Francesco da Paola. Fino al 1501 portavano addirittura gli zoccoli. Tutti i conventi condussero vita povera non di rado poverissima, mentre riguardo ad altro voto i frati furono sempre pronti all’obbedienza nei confronti dei superiori dell’Ordine.